lunedì 11 giugno 2012

Il miracolo cieco.


Mi chiedo perché ci si ama … e poi ci si odia ? 

Quando poi è tutto un compromesso, ossia per quella cultura oramai consona al normale equilibrio di stato e di società tutto è una considerazione di progresso nel campo famigliare quello che si forma e quello che poi va verso la separazione e il divorzio.

Mi chiedo poi per complicare il tutto c’è da  metterci di mezzo, se mai, sia un nesso, la religione …
C’è una ragione fondamentale nella civiltà Umana, se mai possa poi ricondurla a una sorta di guida superiore ossia, un “padre, una madre” che ci raddrizza la via che abbiamo intrapreso e come sul dire è sbagliata, è risultata, con i fatti avvenuti, un vicolo cieco e non solo una sventura. Da qui consona la via che ci ha indicato la religione, ho che sia la via addotta da essa, è un perché consono, non che veicolo di future scelte che faremo. Se poi sono scelte che abbiamo fatto e sono risultate vane e inutili, con danni, esso sono il frutto da espiare e chiedere con insistenza e ciclicità quella via di fuga da quel dolore.  Qui la religione piatto sempre pieno di libagione e non che si di provvidenza. Ma il miracolo dove è ? Mi chiedo se poi si parla di miracolo e che esso esista non lo metto in dubbio e non sta a me tracciare un confino, solo vorrei dissipare quel dubbio che tanto poi ci lega al motivo primo perché ci si ama e poi ci si odia ? …  Parto da quel simbolo per molti lo sono quei fenomeni che danno al religioso al credente al affiliato, il giusto percorso di verità quella che per chi crede per chi osserva per chi è li ad osservare è una prova di un essere superiore che non solo ci indirizza verso la salvezza, ma fa si di darci le consone prove di essere con noi. 

Il cimelio, ossia la reliquia, ne è piena la vita di oggetti di prove di vere sembianze non che proprio resti tangibili di quel prodigio che è l’insegnamento ( postumo ) fruttifero. Dal più umile dei suoi devoti al canonico qual si voglia assertore del culto, non è mia volontà che sia poi qui scritta mettere in dubbio ho se mai attaccare chi che sia fervente ho solo ateo, no.. vorrei solo vederci quel nesso che tanto poi penso ci sia che unisce come detto in altri post l’Essere Umano a quello che è per l’altro simile in torto e perdizione. Dovrei dire che le parti si equivalgono ogni uno ha la sua verità e quella è assertrice di Odio e di Amore. HOUSTON - La fede in una religione porta a credere in un dio che non si vede e ci sono casi in cui si è convinti di vedere qualcosa. E' quello che è successo a una famiglia americana di Splendora, che sostiene di avere una visione sacra all'interno delle mura domestiche. L'immagine è stata creata dalla muffa in bagno e raffigurerebbe il volto di Gesù. (clika qui)

Non è la prima volta che accadono eventi simili, c'è chi giura di aver visto il Signore in un panino al formaggio alla griglia o nel lato di un albero o su una tortilla.
La signora Chyanna Richards, proprietaria del bagno in questione, assicura: "Vedo la testa, i capelli, un mantello”. Per lei e suo marito la somiglianza con Gesù è netta e rappresenta ormai la loro forza.
La religione è un legante come alte condivisioni che possono essere interessi variegati, spingono l’Essere Umano a divenire un membro sociale, come detto poi, come ci si Ama ci si Odia … Il legame indissolubile che porta a questo è quello ( almeno ne ravvedo da parte mia la ragione ) del opportunismo che sia buono ho cattivo, per intenderci è sempre una via un percorso che facciamo, che sia protetto dal “alto” ho solo amministrato da leggi civili, è una scelta consona, per non affrontare l’interiore che c’è in noi. Quella ricerca intestina, pesa, indubbio sia poi impercorribile se non la sia voglia affrontare e allora si chiede a parole con un significato civile, morale, etico, non che sentimentale di essere asservirli al nostro scopo. Il matrimonio è uno di questo, per lo più è un gioco di ricatti di persuasioni di illusioni di attese e di richieste, il tutto per un solo scopo essere serviti. ( il bisogno ) 

 So che risulto poi cinico, hooo come lo è questo quadro che comunque lascio per mio servigio ammesso poi che mi redimi strada facendo .. Lo lascio a me stesso per primo per non scordarmi quello che posso divenire ( ammesso ancora che ceda e prenda l’opportunità come strada di Damasco ) quello che di certo non cambio di me stesso. Insomma il brutto di me c’è so che vi è come vive in me quel pensiero pronto allo starter di non far vedere quel che sono realmente. Il mercato Umano è sempre aperto e circola la merce in ogni istante. Quel prodotto si chiama proprio opportunismo, e certo che consono al modo viventi al periodo connesso alla comunità che lo ha accettato e inglobato in essa. TORINO - Non si era rassegnato alla fine della loro relazione al punto da perseguitare l'ex ragazza e a bucarle le gomme dell'auto per ben 21 volte. I carabinieri della Tenenza di Nichelino lo hanno arrestato con l'accusa di stalking. L'uomo, 35 anni e giardiniere, dal primo maggio a ieri ha fatto di tutto per convincere la donna a ritornare con lui, perseguitando 24 ore al giorno lei, i suoi genitori e il suo attuale fidanzato. Lo stalker ha bucato i pneumatici delle auto della donna e del padre, oltre a lanciare sassi all'interno del giardino di casa e pedinarla in ogni ora della giornata. I carabinieri, ricevuto le diverse denunce della donna, lo hanno fermato e arrestato subito dopo l'ennesimo danno all'auto. 

Il miracolo cieco, è anche quello che ci da l’opportunismo, come detto in tutti i campi morali etici ho che sia solo di nostro interesse e vuoi che conoscendo il tessuto Umano e la Società intesa come micro civiltà non si trovi il “Miracolo” per il nostro bisogno del momento ? TREVISO- La sua pagella era piena di 2 e 3, così una studentessa minorenne di Treviso, ha deciso di rivolgersi preventivamente alla polizia prima di comunicarlo ai genitori. Il fatto è accaduto nello scorso quadrimestre, ma è stato riportato solo oggi dal Corriere del Veneto, anche perché la ragazza avrebbe migliorato il suo rendimento scolastico.
L'episodio si è concluso senza traumi con i genitori convocati in questura per rassicurare la figlia sull'accaduto e per cercare di esortarla ad un maggiore impegno.

Il miracolo cieco.

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