lunedì 16 aprile 2012

Il malato immaginario


Per principio primo si rileva quella febbre d’anima con il termometro sociale un apparecchio in uso e oramai da qualche tempo è pure digitalizzato poiché, si sa, il male evolve e anche stando a passo con la tecnologia,  lo affianca tempestivamente.

Così per sapere nella anamnesi, del paziente affetto da sintomo, a cui ancora non sappiamo delineare la funzione, della malattia, in atto,  se  abbia una locata zona  e quali sviluppi possa portare. Ipotizzando  che sia una determinata costanza non che poi sia, di quel tipo di vita, e di scelta. Lo ha fatto ammalare si delinea corrispettivamente con la anamnesi, il quadro completo della patologia che affligge quel soggetto.

Poiché essendo una malattia, insistente, ma come è, inesistente e una guerra alle intensioni, non che alla diversità che sopraggiunge imminente e appesantisce, con quella volontà di farne “l’appestato di turno” oltre che farne una forma di progresso regresso, una zona di ombra franca, la paura,  fa paura, e diviene una costante, per chi si erge come “Dottorato di Cattedra” per fronteggiare quella condizione di forte disagio stando poi, attenti  alla propria salute, e non che a  quel termometro virtuale del vivere. Quindi rilevata quella febbre oramai  di  condizione come lo è quella immaginazione, fervente …  non che poi, dovrei dire “immettendo” la cinepresa;  da oscar …. “se non che da ergastolo”, per chi ancora si ostina a non credere ma ritiene che gli “Asini oltre a ragliare, volino pure” …   rimane una celata omofobia del diverso, una malattia, una pessima malattia di questo Umano Malato, nell’anima !  

L’archivio della mia coscienza non è nuovo poi a detenere condizioni di disarcionate, tempeste in un bicchiere, voragini in un pensiero, e se ami uragani di quei scritti da aerografia per simboli e intensioni che appartengono al labirinto del minum sapiens antropomorfo. 

Come sempre chi ci capisce.. ( ho meglio chi lo capisce, a questo che relaziona,  è bravo !!

Ma non è sempre così, poiché non solo un singolo umano è in grado di sopravvivere, a una catastrofe, di tipo batteriologica, e quella che ipotizziamo e poi immagazzino qui non lo è affatto essendo come detto solo strutturata nelle nefaste isterie umane. Ci sono milioni di persone il tipo = 0 che è pressoché immune all’attacco di quella patologia, di quei molti che saranno decimati, il tipo 0 è l’antitesi al male, è la risposta a quel patogeno “agente con tanto di patentino” scoperto ignudo e se mai diverso da quei pruriti ritenuti biologici. Questo non uno, come ci dice la statistica, oggi sono i più di uno, e sono la maggioranza, e come si sa, la civiltà lo insegna, in democrazia, chi ha la maggioranza ha l’accento sul hòò..  

Heeh già il tipo 0 ha le carte della partita persa, ma che poi vuole vincere? Senza mai asserire che è in difetto ?  Allorché, direi è lui il malato non chi poi tenta di convincere che lo sia.Forse un giorno troverò quel senno di avere la meglio su quel che per me resta un contorsionismo ancora peggio, una vera forma di celare il vero con la menzogna. Non posso sopportare che in una Nazione  si reputa, e si fonda su memorie di padri morti per il credo e la voglia di donare e dico D O N A R E un paese unito e libero certi atti da patologica condizione retrograda, specie e su quella poi mi ci infervoro, rimpastandola con affermazioni che sono da ottusi ignoranti e incivili, oltre che immaturi. 

Possibile,dopo che so passa il giorno e di giorno in giorno il mondo si alza e cammina sino a finire sotto terra, non trovi l’agente patogeno proprio in quel “vaccino” che si vuole inoculare come salva vita?  Raddrizzatore di una malattia inesistente, in quel che si ritenga e si sa non è M A L A T O !! possibile ? ?  ? …. Perdonatemi, so di essere affetto da un “rigurgito coscienziale” non certo zuccherino, se non che siete ancora a leggere, non  avete zona franca anche dal odore di questa “Alitosi” scritta. 

Possibile … eccome !!!

GAY AGGREDITO, IN OSPEDALE L'INFERMIERE: "TI PORTO DA UNO PSICOLOGO PER GUARIRTI"
REGGIO CALABRIA - Un'aggressione omofoba è stata denunciata dal circolo Arcigay «I due mari» di Reggio Calabria. L'episodio è avvenuto la scorsa notte vicino a un locale della città dello Stretto dove un gruppo di omosessuali spesso viene ospitato anche con l'allestimento di banchetti informativi. Mentre i giovani si trovavano all'esterno, raccontano, è passata un'auto con alcuni ragazzi che li hanno apostrofati in maniera offensiva. Poi sono scesi e uno di questi ha sferrato un pugno contro uno del gruppo. Portato in ospedale, alla vittima è stata riconosciuta una frattura al setto nasale. Ma anche in ospedale, denuncia, si è verificato un altro episodio inquietante. Un infermiere, racconta la vittima in una nota dell'Arcigay, lo ha avvicinato dicendo «Te la presento io una bella ragazza e poi vedi» e anche «ti porto da un bravo psicologo che ti guarisce». «La persona in questione -scrivono gli attivisti dell'associazione- forse ha dimenticato, o mai saputo che da tempo (precisamente dal 1973) l'Organizzazione Mondiale dell Sanità ha cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali: non è una malattia, non è nulla da cui dover guarire».Provvedimenti disciplinari per l'infermiere omofobo degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Li chiede Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia. «Chiediamo ai responsabili del nosocomio di assumere immediati provvedimenti disciplinari nei confronti del paramedico, facilmente individuabile, per aver violato tutte le regole deontologiche, per aver offeso un paziente che ha subito un forte choc emotivo e che ha riportato lesioni con una prognosi di 30 giorni, oltre al fatto che dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico al setto nasale. Come è stato possibile - osserva Mancuso - che una figura professionale si sia lasciata andare ad affermazioni anti scientifiche e lesive di tutte le garanzie e tutele costituzionali? Perchè il medico che stava intervenendo sul paziente non lo ha ripreso? Chiediamo immediate risposte da parte della direzione dell'Ospedale».
Ciliegina sulla torta, come sempre per chi non soffre di diabete mellito; 

ROMANO LA RUSSA IN RADIO: "GAY
MALATI, POSSONO CURARSI" Ascolta
ROMA - Attualmente l'assessore regionale lombardo Romano La Russa ha rilasciato un'intervista al programma radiofonico "La Zanzara", su Radio21, in cui ha espresso il suo parere in materia di omosessualità. Ha cominciato dicendo di essere infastidito da due gay che si baciano in strada (ma ha poi aggiunto che le esagerazioni lo infastidiscono anche tra eterosessuali), (  sono d’accordo, /eterosessuali e omosessuali ndr )  poi ha sostenuto la tesi dell'esistenza di una "lobby gay", i cui affiliati si aiutano "giustamente" a vicenda, per finire asserendo che "i gay sono malati   ma possono essere curati". ( mi dissocio completamente ) Per di più lui, che si giustifica delle sue esternazioni dicendo di essere un uomo all'antica, sa anche suggerire una cura: "si può uscire e si può essere curati grazie ai medici, agli psicologi, incontrando una donna giusta, avendo una famiglia che ti segue".
Secondo il fratello dell'ex ministro La Russa, l'atteggiamento dei gay che si baciano in strada sarebbe dovuto a un loro desiderio di "esternare e far vedere che sono superiori, che sono dalla parte della ragione e noi poveri eterosessuali siamo di una razza inferiore. Ma non è così".

Il malato immaginario 

Aggiorno del 18/04/2012
 

ROMANO LA RUSSA INSISTE: "I GAY CI
PORTERANNO ALL'ESTINZIONE"

 

MILANO - È stata respinta dal Consiglio regionale della Lombardia, con i voti contrari della maggioranza, una mozione di censura nei confronti dell'assessore alla Sicurezza Romano La Russa che, durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, con Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24, aveva affermato che «i gay nella maggior parte dei casi sono malati».  ( Affermazione Intollerabile!!! mi dissocio  n.d.r. )
Nel documento, firmato da Pd, Idv e Sel, le opposizioni chiedevano che «appurato il comportamento ingiurioso e intollerante esibito dall'assessore con le sue dichiarazioni omofobe e lesive dei diritti personali» il Consiglio regionale esprimesse la propria censura «in ordine al comportamento ostentato e alle vergognose, offensive e irriverenti dichiarazioni».

"CI PORTERANNO ALL'ESTINZIONE"
L'assessore alla Sicurezza Romano La Russa sottolinea il suo «rispetto verso ogni tipo di tendenza sessuale», esprimendo però una critica verso «l'intolleranza di certi gruppi gay verso chi non ama l'ostentazione della propria sessualità».
Lo ha affermato durante la seduta del consigio regionale della Lombardia, replicando in Aula alle opposizioni che hanno presentato una mozioni di censura nei suoi confronti per aver affermato durante una trasmissione radiofonica che «i gay nella maggior parte dei casi sono malati».
«Certi carri durante le sfilate dei gay pride reppresentano una mancanza di rispetto verso chi ha la 'colpà di essere eterosessule - ha spiegato - perchè a volte i gay ostentano in modo arrogante la propria sessualità». La Russa ha ribadito che «la coppia dovrebbe formarsi fra soggetti in grado di procreare, perchè quando non ci saranno più coppie etero la nostra società sarà destinata all'estinzione»
.( !!?? )
Secondo l'assessore, quindi, «l'omosessualità può essere una deviazione a livello psicologico ed è giusto che si sappia che esistono psicologi che hanno permesso di seguire percorsi specifici per passare dall'omosessualità all'eterosessualità, così come a prendere coscienza della propria sessualità».
«In Aula ho ascoltato molte inesattezze - ha concluso - e il comportamento delle opposizioni dimostra di come si può male interpretare un discorso di 30 minuti estrapolando una frase di 20 secondi».
l'ascolto clikkate sopra su Ascolta

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